DOLORI ALLA FACCIA
Introduzione
I dolori alla faccia sono numerosi e spesso difficili da distinguere gli uni dagli altri anche dopo una visita accurata e l’esecuzione di approfondite e sofisticate indagini diagnostiche come la TAC o la Risonanza Magnetica Nucleare. Inoltre per lo speciale valore simbolico del volto, nel quale ci riconosciamo e ci relazioniamo con gli altri, frequentemente questi dolori si arricchiscono di sintomi psichici che vengono rilevati con opportuni test psico diagnostici. Tra i dolori più diffusi si può annoverare:
Nevralgia trigeminale
Si tratta di un dolore che viene avvertito come un’improvvisa scarica elettrica della durata variabile da pochi secondi ad un massimo di 2 minuti. Questo dolore solitamente insorge dopo uno stimolo innocuo come il parlare o il lavarsi i denti o deglutire o radersi o sfiorarsi il viso con le mani. A volte anche un soffio di vento o l’esposizione all’aria condizionata possono scatenare la crisi dolorosa. Un’altra caratteristica è che tra una crisi dolorosa e l’altra non si avverte alcun dolore. Il viso ha una normale sensibilità al tatto ed il dolore viene sempre riferito nella stessa zona (occhio e sopracciglio, la I branca, parte laterale del naso, zigomo e labbro superiore, la II branca, mandibola e labbro inferiore, la III branca). Nella fase iniziale della malattia si può assistere ad una spontanea remissione che può durare mesi o addirittura anche anni. Poi però la malattia si ripresenta con le stesse caratteristiche che aveva prima della remissione.
La nevralgia trigeminale solitamente risponde bene alla terapia farmacologica, soprattutto al Tegretol, ma spesso gli effetti collaterali del farmaco non sono tollerabili. In questi casi il ricorso ad un trattamento chirurgico mini invasivo come la Termorizotomia con radio frequenza continua riesce ad eliminare il dolore per alcuni anni.
Cefalea a grappolo
Un altro dolore che riguarda il viso, pur essendo annoverato tra le cefalee, è la cefalea a grappolo. Questo dolore interessa solitamente i maschi, specialmente se forti fumatori anche se non si è stabilito un nesso di causa con il fumo di sigarette. Si presenta con crisi estremamente dolorose riferite all’occhio o in sede retro orbitaria. Le crisi si accompagnano di solito ad arrossamento dell’occhio ed a lacrimazione e risvegliano dal riposo notturno. La durata media della crisi varia da 15 minuti a 180 minuti. Queste crisi si possono presentare più volte nella giornata o anche più sporadicamente, per esempio una crisi ogni 2 giorni. Qualunque sia la loro cadenza, spesso tutti gli attacchi sono riuniti in grappoli (da cui il nome dato alla cefalea) della durata di alcune settimane o mesi. Poi le crisi si interrompono per ricominciare dopo questa pausa. Così si comporta la cefalea a grappolo episodi a, che è la forma più frequente. Esiste però la forma cronica dov’è non c’è alcuna remissione e le crisi durano tutto l’anno senza interruzioni. Un’altra caratteristica tipica di questa forma di cefalea è lo stato di profonda agitazione durante l’attacco, a differenza dell’emicrania nella quale invece si preferisce stare immobili al buio ed in silenzio. Per interrompere la crisi si può fare ricorso alla somministrazione di ossigeno o all’assunzione di appositi farmaci (triptani, verapamile). Le forme resistenti alla terapia farmacologica possono essere trattate con successo con il ricorso ad una tecnica chirurgica mini invasiva come la stimolazione del ganglio pterigopalatino con radiofrequenza pulsata.
Dolore facciale miogeno
Dolore facciale artrogeno
Dolore facciale atipico
DOLORI NELLE VARIE PARTI DEL CORPO
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